La casa dei pensieri

29.8.04

"Ricordo di Laura e di Pier Paolo"

Serata organizzata da Davide Ferrari nell'ambito della "Festa dell'Unità" 2004; in collaborazione con la Cineteca di Bologna ed il Centro studi archivio Pasolini, con la proiezione dei video "Laura Betti alla Casa dei pensieri", "Laura Betti. Antologia di sequenze e interviste (1959-2001)" e del film "Il silenzio è complicità" di Laura Betti.
Interventi di Goffredo Fofi, Giuseppe Bertolucci, Gian Luca Farinelli, Roberto Chiesi e Loris Lepri, con una lettura e una canzone a cura di Daniele Di Nino.

Bologna, 29 agosto 2004.

1.8.04

LA SCOMPARSA DI LAURA BETTI



Profondo cordoglio espresso da Davide Ferrari

Davide Ferrari, direttore della "Casa dei pensieri" , ha espresso il proprio profondo cordoglio per la scomparsa dell'attrice, regista e cantante Laura Betti.
Trasmettiamo la dichiarazione del consigliere.

"Sono stato amico di Laura per quindici anni.
Ma il suo nome era già noto alla mia generazione da molto prima.
La sua stessa giovinezza irrequieta era un mito per Bologna, la sua avventura a Roma, una persino con Marlon Brando, le sue canzoni, la "dolce vita" e poi, per sempre, il legame unico con Pier Paolo Pasolini.
L'immagine di Laura giovane era sempre quella che Fellini immortalò nelle ultime scene del suo grande film. Pasolini ne aveva usato il corpo e l'anima, trasformandolo mille volte.
E fu la Coppa Volpi, il successo internazionale e dopo il crimine orrendo della sua uccisione la vita interamente dedicata alla memoria ed alla divulgazione di lui e del suo pensiero.
Quando, con Gianni Scalia, nel '95, noi della "Casa dei pensieri" riprendemmo a parlare ed a far parlare della giovinezza di Pier Paolo Pasolini a Bologna, la Betti comprese subito l'importanza di indagare sulle radici culturali ed educative che la nostra città aveva lasciato in lui.
Il suo legame con la città divenne sempre più forte fino alla ultima volontà di trasferire alla Cineteca il fondo Pasolini, grazie alla intelligente diosponibilità di Bertolucci e Farinelli.
Il suo carattere proverbialmente impossibile mi aveva portato a tante liti e fughe, ma la sua capacità di commuoversi, di raccontare, la sua generosità interiore erano sempre le cose più importanti.
Perdiamo una grande artista, che ha attraversato tante arti diverse, una donna "terribile" e meravigliosa.
Davide Ferrari