La casa dei pensieri

23.9.07

Si è conclusa Casadeipensieri2007. Intervista a Davide Ferrari


«QUALITÀ E POPOLO»
A questo deve puntare l’intellettuale, oggi: a stimolare un pensiero alto e comunicarlo alla gente. Ne è convinto Davide Ferrari “anima” della Casa dei Pensieri. Che invece registra silenzio, isolamento degli intellettuali.
«Si è affievolita la nostra voce», dice; l’etica del singolo è relegata in un angolo, non viene più dichiarata perché «manca la speranza che sia possibile il cambiamento». Un silenzio, quello degli intellettuali, che diventa assordante in questi giorni, in cui si parla della moschea. «Al di là delle scelte, ovviamente di mediazione, che un’amministrazione fa, un intellettuale dovrebbe prendere la parola per reagire ai sentimenti di paura, che determinano la xenofobia». Ma ciò non accadde. «Non ho sentito intervenire nessuno in questi giorni - sottolinea Ferrari - ma è importante reagire, rispondere, altrimenti degrada la coscienza democratica. È una cosa in cui credo profondamente.Da vent’anni l’obiettivo di fare cultura, anche in mezzo al "rumore e alle crescentine" della Festa dell’Unità, è proprio quello di andare tra la gente e scommettere sulla speranza».
Per questo, e in virtù della grande esperienza maturata, la Casa dei Pensieri, associazione, nata in seno alle Feste dell’Unità, vuole mettere a disposizione il suo patrimonio, ancor più di quanto non abbia fatto fino ad ora, per tutto l'anno, nella città. Un patrimonio che ha significato trasformare - in modo pionieristico a livello nazionale - le presentazioni dei libri in momenti alti di riflessione sui grandi temi del passato e dell’attualità, sui cambiamenti sociali. Tutto questo facendo interagire il libro con le performances, la musica, le altre arti.
"Guarderemo a Bologna, spiega Ferrari, organizzando grandi occasioni di confronto con la cultura mobile, calda, quella che si sta formando, sempre con la volontà di incontrare momenti popolari». Ferrari pensa ai Quartieri, dove già la Casa dei Pensieri è arrivata con iniziative insolite, da Mozart a "Totò e Pasolini", e dove più forte è il bisogno di una presenza culturale . Ma non solo. «Sarebbe importante sfidare i giorni del calendario, tentare i periodi in cui la vita in città si rarefa come Agosto,quando la solitudine ed il degrado sono più avvertiti». "Sembriamo dei missionari? Forse un poco lo siamo". L’obiettivo è quello di «tenere viva una fiaccola di forte volontà etica», seguire le orme di Pasolini e di Paolo Volponi, al quale è dedicata la targa che ogni anno viene assegnata dalla Casa dei Pensieri ad un intellettuale illustre.
Ed è sulla "nazionale" di quest'anno, promossa mentre si procede alla costituzione del Partito democratico, che Ferrari si sofferma: «Abbiamo avuto molti ospiti,che ringrazio, e quattro sono stati gli appuntamenti focali di quest’anno. L'apertura dedicata a Primo Levi e al tema della dignità e della libertà dell'uomo, garantita dalla ragione e dall'intelligenza. E poi quelli, indimenticabili, con Mario Monicelli (che ha ricevuto la targa Volponi), Frank Mc Court ed Edgar Morin: una serata unica con un grande testimone della cultura europea, che ci ha fatto riflettere sul cambiamento sociale ancora necessario dopo la fine delfe grande rivoluzioni». Una festa riuscita, secondo Ferrari, quella di quest’anno, che ha saputo rispondere al momento «delicatissimo» di passaggio, grazie al «buon senso» e alla «capacità di ideare» che è così tipica del popolo dei volontari del Parco Nord.

Chiara Affronte, Unità 22 Settembre 2007

18.9.07

“ Casa dei pensieri 2007: il futuro che ci unisce. Le culture del mondo alla festa.

“ Casa dei pensieri 2007: il futuro che ci unisce. Le culture del mondo alla festa.

E’ solo un caso, ma proprio nell’anno in cui la Festa nazionale dell’Unità celebra una svolta storica per la politica nazionale come la nascita del Partito Democratico, l’associazione Casa dei Pensieri, che cura la rassegna culturale dell’evento, festeggia il suo ventesimo anno di vita (era infatti il 1987 quando Paolo Volponi la ideò insieme a un gruppo di giovani intellettuali). E anche quest’anno, come in tutte le edizioni passate, l’associazione fornirà il suo rilevante contributo alla riuscita della Festa, dando vita a iniziative di alto livello, con l’intervento di alcuni protagonisti di primo piano della cultura italiana e internazionale.
Casadeipensieri si intitolerà: “Il futuro che ci unisce”.
Si comincerà venerdì 24 agosto con l’incontro dal titolo “Primo Levi, il futuro della ragione”, che vedrà, con una performance di Umberto Orsini, gli interventi di Tullia Zevi, Davide Ferrario, Stefano Benassi e Andrea De Maria.
Lunedì 27 agosto sarà il momento di “Mario Monicelli: un uomo del futuro”, che vedrà il cineasta parlare della sua straordinaria carriera e ricevere la “Targa ricordo di Paolo Volponi alla Casa dei Pensieri”. Nella stessa serata il regista interverrà nel dibattito dedicato alla vita di Gioacchino Rossini tra Bologna, Napoli e Parigi, al quale saranno presenti, fra gli altri, anche Luigi Ferrari e Marco Beghelli.
Nei primi giorni saranno poi al centro dell’attenziopne Eugenio Riccomini ed Emilio Pasquini, il 28 di Agosto, e Sergio Zavoli, il 1° di Settembre. Importanti le presenze internazionali: il grande sociologo e filosofo francese Edgar Morin (4 Settembre), due poeti di spessore come l’irlandese John F. Deane e la gallese Gwyneth Lewis (8 Settembre), uno degli scrittori emergenti della nuova Cina, Qiu Xiaolong (10 Settembre).
Nei giorni centrali della Festa si svolgerà il trittico ”1967-2007-2047”. Infatti, nelle serate del 2, del 4 e del 6 di Settembre, Casadeipensieri ha impreziosito il cartellone degli appuntamenti con tre dibattiti dedicati a come la musica, le rivoluzioni e l’educazione, tre grandi temi degli anni 60, vivono oggi e vivranno nel futuro. I tre temi sono impersonificati dalle figure di Luigi Tenco, Ernesto Che Guevara e Don Lorenzo Milani, tutti e tre scomparsi quarant’anni fa nel 1967
Importanti appuntamenti saranno anche quelli dedicati alla poesia. Oltre ai già ricordati poeti europei, il 7 Settembre vivrà, con un significativo ricordo di Giovanni Raboni, l’incontro dedicato a: “la poesia e al cultura Italiana, con Jolanda Insana, Niva Lorenzini, Gregorio Scalise e Patrizia Valduga. Da non dimenticare, poi, altre star: Gianni Minà (3 Settembre), Franco Cardini ( 11 Settembre) e Giovanni Minoli (12 Settembre). Di particolare intensità si annunciano infine i dialoghi con Vincenzo Consolo (“I muri d’europa”, 8 Settembre), Oliviero Toscani ed Emanuele Pirella (“Cultura e creatività per il futuro dell’Italia“, 13 Settembre), ed il seminario conclusivo del 17 Settembre su: “Un futuro per il teatro nel terzo millennio”. Conclusione obbligata nell’anno del terzo centenario della nascita di Carlo Goldoni, uno dei grandi poeti della modernità.
Ultimo incontro: la straordinaria presenza di Edgar Morin la sera di Lunedì 17, con la conferenza su "Rivoluzione, riforme, democrazia, ieri, nel mondo di oggi, nel futuro".